Collaudo auto, dal 2018 cambiano le cose

1 giugno, 2017 | Redazione

Quanto costa il collaudo dell'auto e quando fare la revisione

Nuove regole per il collaudo auto.

Stanno cambiando alcune norme sulla revisione dell’automobile. Le nuove regole previste dal ministero dei Trasporti, danno una nuova risposta alla domanda: quando va fatto il primo collaudo alla macchina?
Bisognerà provvedere entro quattro anni dall’immatricolazione, con scadenza nel mese in cui l’auto è stata immatricolata. Successivamente bisognerà continuare a fare la revisione della macchina ogni due anni.

Tra le novità c’è l’introduzione del certificato di revisione. Si tratta di un certificato in vengono riportati vari dati: c’è il numero di telaio, la targa, il luogo e la data del controllo, la categoria del veicolo, il numero di chilometri percorsi, le carenze che vengono individuate e il loro livello di gravità, il risultato del controllo tecnico, la data in cui fare il controllo successivo, il nome del centro autorizzato che ha eseguito il collaudo.

Una  nuova norma, inoltre, riguarda la manomissione del contachilometri. Dal prossimo anno diventerà «punibile ai sensi del codice della strada». Ma cosa significa questa frase. Secondo Quattroruote, che in assenza di una violazione specifica, questa norma si riferisce all’articolo 79, che prevede una multa di 85 euro. A parte l’entità della sanzione, viene da chiedersi come ci si possa accorgere di una eventuale manomissione.

Quanto cosa fare il collaudo della macchina con la nuova norma? In questo senso non è cambiato niente: il prezzo alla motorizzazione civile è di 45 euro, mentre di 66,88 nei centri convenzionati.
Se l’auto non passa la revisione ci si trova davanti a due strade: in un caso si ha un mese per sistemare quello che non funziona, nell’altro se i malfunzionamenti sono gravi, l’auto ha l’obbligo di essere revisionata entro un mese, periodo in cui viene sospesa dalla circolazione.

Una cosa molto intelligente, e ovvia, della nuova norma, è il cambiamento della data sull’adesivo da applicare alla carta di circolazione. Non ci sarà più scritta la data in cui si è fatto l’ultimo controllo, ma quella in cui bisognerà fare la prossima revisione.

Arrivano anche due figure nuove: ci sarà un ispettore in ogni centro privato di revisione, con formazione ad hoc, e nascerà un organismo di supervisione che dal 2023 si occuperà di valutare l’efficienza degli strumenti e il lavoro delle varie officine.
A parte quest’ultima, tutte le altre novità citate in questo articolo, diventeranno operative a partire dal 20 maggio del 2018.


2 commenti

  1. antonio ha detto:

    Tanto per peggiorare le cose. naturalmente se si rompe il contachilometri non è prevista la sostituzione? i soliti incompetenti. Anzi, anche troppo competenti e dipendenti dalle multinazionali produttrici di veicoli. In oltre non è previsto che un veicolo possa percorrere 1000/2000 km/anno? Così si trova a dover effettuare una visita e prova magari dopo 4000 km dalla precedente, comunque a tempo e non a consumo.

  2. aldo ha detto:

    Sempre più difficile. Ma perchè non aumentano il bollo e non se ne parla più? Una volta la prima revisione era dopo 10 anni. Adesso le case automobilistiche si vede che devono vendere. Ma cosa mi dite sulla sicurezza delle nuove auto dove non c’è ruota di scorta?
    aldo Crecchi

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