Duemila Ruote, la speculazione è già iniziata

1 dicembre, 2016 | Daniele Boltin

La Maserati Ghibli 4.9 SS del 1970 venduta all'asta Duemila Ruote.

Maserati Ghibli 4.9 SS.

Vendere un’auto d’epoca e guadagnare è l’obiettivo di ogni affarista, e di ogni persona che si avvicina a questo mondo credendo di fare soldi facili. Una cosa quasi impensabile, visti i prezzi, è che ci sia chi può vendere a un prezzo più alto le macchine comprate all’asta Duemila Ruote, che si è tenuta dal 25 al 27 novembre a Milano AutoClassica.
Tra gli oltre 51 milioni di euro che sono stati raccolti in tre giorni, molti lotti sono andati via a prezzi completamente fuori mercato.

Però, c’è qualcuno che vuole fare cassa dopo aver partecipato all’asta. E tre giorni dopo la fine dell’evento, si iniziano a vedere già i primi annunci in giro, nei siti specializzati nella vendita di auto d’epoca.
Ci siamo imbattuti in questo venditore straniero. All’inizio avevamo notato una Porsche 911 Carrera 3.2 Cabriolet del 1987, appartenuta all’imprenditore veneto Luigi Compiano. La macchina ha percorso 33.902 chilometri ed è targata Treviso. Cosa strana, considerando che il venditore è tedesco.
E infatti all’asta era il lotto 635 ed è stata venduta per 85.000 euro, che sommati ai diritti di commissione per RM Sotheby’s arriva a 95.200. Ora costa 141.610 euro.




Ma poi, sbirciando tra gli annunci abbiamo capito che questa azienda è venuta a Milano con un obiettivo chiaro, e ha portato a casa diversi colpi, con auto di prestigio che sono già state rimesse sul mercato.
Infatti ci sono altre auto dell’asta in vendita. A partire da una Ferrari 360 Modena del 1999, venduta a 78.400 euro (tutti i prezzi che citiamo comprendono la commissione per RM) e adesso costa 116.600 euro. La Jaguar E-Type S1 3.8 FHC del 1963 è stata battuta a 136.640 euro  e adesso viene venduta per 189.210 euro.
Poi la BMW M635 CSi, venduta a 56.000 euro e salita in tre giorni a 99.000 euro. Infine, la Maserati Ghibli 4.9 SS del 1970, andata via da Milano per 302.400 euro e adesso in vendita a 389.000.

Che dire, se questi venditori tedeschi riusciranno nei loro affari (completamente legali, va sottolineato), potrebbero guadagnare una barca di soldi con il minimo sforzo. E, sinceramente, non pensavamo che dopo pochi giorni si sarebbero già riviste le auto dell’asta in vendita su Autoscout, a prezzi molto più alti. Cosa ne pensate? Scrivetecelo nei commenti! E se avete visto altre auto dell’asta in vendita segnalatecelo, diffonderemo subito la notizia.


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6 commenti

  1. Fabio ha detto:

    I prezzi di Milano erano fuori dalla realtà,ora ognuno è libero di fare quello che vuole del proprio denaro…ma non tutti sono stupidi da pagare un oggetto più di quanto vale.

  2. Piero ha detto:

    Quello che si è visto Milano è scandaloso.Ormai il mondo dell ‘auto d’epoca è in mano a cravattari e gente che non capisce niente.Va bene così. …..

    • karl ha detto:

      le vetture in asta non si potevano provare, quindi non è dato a sapere la condizione della meccanica, non sò come si possa rimetterle subito sul mercato, forse con la stessa formula del “visto e piaciuto ” ???

  3. lorenzo ha detto:

    http://www.consob.it/web/investor-education/la-bolla-dei-tulipani1

    la stessa storia si ripete infinite volte nei secoli, molto più di recente chi ricorda che qualcuno comprava azioni Tiscali fino a 1.197 euro l’una salvo poi trovarsi con un pugno di mosche in pochissimo tempo ?

  4. bruno ha detto:

    Bah ! Brutto da vedere…ma per loro è business. Il livello si alza, ci sono nuovi milionari in arrivo…o presunti tali.

  5. Rossano ha detto:

    Non credo proprio gli riesca questo giochino, per una serie infinita di motivi. E spero di non essere sconfessato altrimenti sarà un male per tutto il motorismo storico. L’unica cosa positiva è l’attenzione crescente dei media, che male alla salute non fa!

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