La Alfa Romeo Giulia Super della polizia

19 gennaio, 2016 | Daniele Boltin


Alfa Romeo Giulia della polizia.

Alfa Romeo Giulia della polizia. (ph. RM Sotheby’s)

Ha fatto la storia delle auto italiane, grazie al suo ruolo nella società e alle numerose apparizioni nei film La Alfa Romeo Giulia Super della polizia è un mito che si è consolidato negli anni (guarda questo inseguimento a una Citroen DS).
Il modello “normale” ha già un grande fascino, ed è uno dei più apprezzati da parte degli alfisti e dagli appassionati di auto in generale.
Un esemplare particolare è stato messo in vendita da RM Sotheby’s, che prevede un prezzo compreso tra i 40.000 e i 50.000 dollari.

alfa romeo giulia polizia

Il valore stimato è superiore ai 40.000 dollari.

Questa auto d’epoca in realtà è stata restaurata per essere ricreata con i canoni delle auto della polizia (qui le auto delle forze dell’ordine più belle di sempre). Riproduce fedelmente una macchina della Squadra volante, e infatti sono stati installati un autoradio vintage, una sirena e il lampeggiante blu sul tetto.
Inoltre, durante il restauro, sono stati installati paraurti di un modello successivo, per rendere l’auto conforme al periodo che ha rappresentato durante la sua carriera cinematografica.

alfa romeo giulia polizia

Gli interni.

Questa Alfa Romeo Giulia della polizia (in questo video c’è anche l’Alfetta) è stata utilizzata in numerosi film, tra cui “Storia di una strage”, pellicola che ripercorre i fatti dell’attentato di piazza Fontana del 1969, e che ha vinto tre David di Donatello.
Il precedente proprietario, oltre a rinnovare l’auto esteticamente, ha anche pensato di migliorare la meccanica, spendendo 12.000 dollari per rifare le sospensioni.

L’annuncio lo trovate sul sito della casa d’aste RM Sotheby’s, che venderà l’auto il 29 gennaio 2016.

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2 commenti

  1. Aldo ha detto:

    Io l’ho guidata ed era originale . Stupenda

  2. ettore tangorra ha detto:

    Beh, va bene per la Giulia (quella di oggi secondo me è solo un’ombra) ma quell’orribile colore verde oliva lo odiavamo già allora e anche oggi, scusate, ma fa veramente cagare!

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