Quando la Citroen DS era un’opera d’arte alla Triennale

16 novembre, 2017 | Redazione

Citroen DS 19 alla Triennale.

Flaminio Bertoni è conosciuto ai più per essere il padre della Citroen DS, una delle automobili più belle e innovative di sempre.
Il genio italiano, che era anche pittore, aveva un desiderio che era esporre una delle sue opere alla Triennale.

L’evento che oggi si tiene a Milano, è nato nel 1903 a Monza, ed è uno degli appuntamenti più importanti nel panorama internazionale.
E i lavori di Bertoni, nonostante i suoi tentativi, non riuscirono mai a entrare nelle stase di questa esposizione. Con una eccezione.



Nel 1957, Bertoni stava trascorrendo le vacanze estive a Varese, dove era nato il 10 gennaio del 1903, e decise di visitare la Triennale prima di fare ritorno in Francia. L’evento di quell’anno aveva un focus dedicato al design industriale.

Durante la visita, il designer italiano trovò un’incredibile sorpresa: infatti, c’era esposta una Citroen DS 19.
Senza ruote, era stata montata inclinata su un piedistallo con il muso all’ìinsù, e sembrava proprio un’astronave pronta a decollare.

Un bozzetto di Bertoni.

Il padiglione della Francia, che colse alla sprovvista Bertoni, in realtà era stato studiato da Citroen, che aveva deciso di arredarlo con la macchina, in un ambiente dove spiccavano anche disegni tecnici, foto, e pezzi della vettura. Il massimo, a metà anni ’50, per far vedere l’evoluzione tecnologica del Paese transalpino e della sua industria automobilistica.

Alla Triennale, la DS ottenne anche il “diploma di gran merito” e attestati di stima di professionisti di fama mondiale, come l’architetto Gio Ponti, che l’aveva elogiata.

Dopo questo successo, la ammiraglia Citroen venne esposta in diversi eventi internazionali e nel 1959 l’azienda francese decise di regalarne un esemplare al Museo dell’Auto di Torino. Si trattava di una maquette della DS 19 montata su un piedistallo, come alla Triennale del 1957.

L’auto non ha più lasciato le sale dell’esposizione piemontese, e celebra uno dei più grandi geni italiani.


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