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Forse non ti puoi permettere la Mini Remastered

La Mini a Ginevra.

L’azienda inglese David Brown Automotive ha portato al Salone di Ginevra tre esemplari della classica Mini, ma nuovi di zecca.
Si tratta di macchine che sono d’epoca all’apparenza, ma mischiano il vintage con alcuni inserti modernissimi (come questa Mini elettrica), come le auto inedite che vengono esposte all’evento svizzero.

La Mini prodotta da David Brown è tutta un’altra cosa rispetto a una Mini restaurata. La base è la stessa, ma ci vogliono oltre 1.400 ore di lavoro per portare la Mini donatrice a diventare la macchina di cui vi raccontiamo in questo articolo.
Le uniche parti condivise con la Mini originale, sono il motore e il cambio.


All’interno ci sono sedili di pelle, e una plancia con inserti in alluminio. Monta un impianto di infotainment Pioneer, con Apple CarPlay e Android Auto. I sedili, inoltre, possono essere tagliati e modellati a seconda delle esigenze dei clienti.

Due esemplari.

Sotto il cofano, come abbiamo già detto, il motore rimane lo stesso dell’auto originale. Abbiamo quindi un quattro cilindri da 1.275 cc. Ha una potenza di 78 cavalli, ma per chi vuole un pizzico di sportività in più c’è la possibilità di montare un 1.330cc, che fa salire la potenza a 94 cavalli.

Interessante, nel modello più sportivo, la fiancata con l’aerografia delle montagne, i fanali aggiuntivi, il portapacchi e i cerchi. Il problema è rappresentato dal prezzo. La base di listino è stata fissata a 75 mila sterline, che al cambio attuale corrispondono a circa 87 mila euro.

Di lato.

Daniele Boltin:

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