Pertini, la Uno e l’Italia che non c’è più

28 novembre, 2014 | Daniele Boltin

 

C’era una volta l’industria automobilistica italiana. Un esempio calzante è quello della Fiat Uno, ma soprattutto in riferimento alle parole spese nel 1983 dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

L’ORGOGLIO DI PERTINI. Il capo dello Stato, alla presentazione dell’auto, ha detto: «È in questo modo che si onora l’Italia, con questa produzione». Un’altra Italia, fatta di altri politici, di un’altra industria.
Senza voler entrare nel merito del rapporto tra la Fiat e lo Stato, una cosa è chiara: l’industria di oggi è lontanissima da quella di qualche decennio fa, che sapeva innovare. Una qualità che oggi sembra essere persa.

UN’UTILITARIA ECOLOGICA. La Fiat Uno è un buon esempio di cosa era l’industria italiana, e di cosa non è oggi. Basta pensare al modello ES (Energy Saving), lanciato nell’autunno del 1983. Presentava innovazioni (oltre al concetto stesso di auto ecologica) come l’accensione Marelli Digiplex a mappatura digitale, l’indicatore del consumo istantaneo, e una spia che indicava quando cambiare marcia.
Piccole cose che sembrano futuristiche per l’epoca, e che lo sembrano ancora di più oggi. In un momento storico in cui le case automobilistiche devono guardare all’ambiente, e dove la Fiat, o meglio il gruppo Fca, sembra essere rimasto un passo indietro rispetto agli altri.

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