Come funziona il cambio automatico

22 marzo, 2019 | Redazione

mercedes classe e

Il cambio a leva della Mercedes Classe E.

Negli Stati Uniti viene utilizzato da molti decenni, e anche in Italia ultimamente sta prendendo piede quando un automobilista decide di comprare una macchina nuova. Stiamo parlando del cambio automatico, che si usa in un modo un po’ diverso rispetto al tradizionale cambio manuale.

Il manuale, che nel nostro Paese ha sempre equipaggiato la grande maggioranza dei veicoli, prevede che la macchina abbia tre pedali. Per quanto riguarda le auto d’epoca, in caso di cambio non sincronizzato, come nel caso della Fiat 500, bisognerà cambiare marcia utilizzando la “doppietta”.



Ma andiamo a vedere nello specifico il cambio automatico: in questo caso la macchina ha solamente due pedali: l’acceleratore, sulla destra e, in posizione centrale il freno, che è di dimensioni maggiori rispetto a quello delle auto che hanno anche il pedale della frizione.
Generalmente, la leva del cambio automatico viene montata nel tunnel centrale dell’automobile, alla destra del conducente, oppure – lo vediamo soprattutto nei veicoli di un certo tipo – al suo posto c’è una levetta da azionare che viene montata sul piantone dello sterzo, dietro il volante. Qui troveremo la marcia indicata nel display all’interno del quadro strumenti digitale.

Cosa significano le lettere del cambio automatico

Rispetto ai numeri di marcia del cambio manuale, l’automatico ha delle lettere che identificano l’andamento della macchina e che derivano dalla lingua inglese. La lettera D significa “Drive”, ovvero guidare, ed è quella da innestare quando si è in marcia: gestirà autonomamente il veicolo.
La lettera N, che significa “Neutral” è la folle; la P che sta per “Park” è da inserire quando si parcheggia bloccando così l’albero di trasmissione, mentre R è la retro, che in inglese viene scritto con “Reverse”.

Nei cambi automatici, inoltre, ci sono dei numeri che possono andare da 1 a 4. Questi rappresentano la limitazione alla rispettiva marcia. Qui vengono utilizzati nel caso del freno motore. L’esempio più classico è quando si scende dalla montagna, in una discesa di diversi chilometri: bisognerà usare il freno motore, per evitare di danneggiare il sistema frenante. Scegliete la marcia oltre la quale non volete che l’auto vada, e avrete il freno motore desiderato.

L’interno di una BMW Serie 5.

Come si guida con il cambio automatico

Gestire l’automobile con il cambio automatico è molto semplice. Quando si è fermi, con la macchina in P, basta prendere in mano la leva, schiacciare il pulsante laterale (che consente alla leva di muoversi e quindi cambiare la marcia) e inserire la D.
A quel punto l’auto gestirà in modo completamente autonomo la trasmissione. Ad esempio, con una forte pressione sul pedale dell’acceleratore, il sistema scalerà in modo da dare più reattività all’auto.
La grande differenza con le macchine tradizionali, dove si guida utilizzando due piedi, è che qui bisogna usarne solamente uno, altrimenti rischierete di inchiodare in mezzo al traffico. Molto semplicemente, con il cambio automatico, usate solo il piede destro. Per accelerare, quando serve, e staccandolo poi per frenare.
Il rischio, per chi è abituato a guidare con la frizione, è di cercare questo pedale con il piede sinistro, finendo quindi per premere il freno che, come spiegato in precedenza, è più grande.

Il cambio automatico conviene?

Come ogni scelta nell’acquisto delle automobili ci sono pro e contro. I vantaggi dell’automatico sono la comodità, in particolare per quanto riguarda la guida nel traffico in un contesto urbano, la semplicità di utilizzo e la mancanza di distrazioni per il conducente, che si limiterà ad accelerare e frenare.
A livello economico costa meno un’auto con il cambio tradizionale. In questo caso, guidando con la frizione i consumi saranno leggermente più bassi rispetto alle automatiche con il convertitore di coppia, e anche la manutenzione, in caso di guasto è solitamente più costosa con l’automatico.
Bisogna dire che, in ogni caso, la mobilità si sta spostando in modo deciso verso il pensionamento del manuale, che rimane la passione di chi ama guidare nel vero senso della parola, anche perché i nuovi veicoli elettrici non avendo un motore a combustione non prevedono il cambio manuale neanche in fase progettuale.


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