Il mercato delle auto d’epoca è in calo
Quattro giorni di vendita di veicoli storici a Pebble Beach 2016 hanno dato un segnale: il mercato delle auto d’epoca sta subendo una contrazione. Almeno secondo gli analisti, che hanno studiato lo storico di questa manifestazione, presa ad esempio come punto di riferimento mondiale.
Nell’ultima edizione le vendite hanno fruttato complessivamente 344,9 milioni di dollari, il 13,1% in meno rispetto al 2015 – quando si è arrivati a 396,8 milioni – e del 13,8% rispetto al picco del 2014, con i suoi 400 milioni.
Due anni consecutivi di calo alla Monterey Car Week, secondo gli esperti sono un importante indicatore del mercato, che condiziona investitori e appassionati e quindi può spostare diversi valori. Secondo Hagerty, sono gli esemplari più esclusivi a non subire flessioni e a livellare le vendite. E per questo è stato detto che a Pebble Beach i venditori che volevano testare il mercato non hanno trovato la finestra giusta.
A conferma di quanto splendano le auto di alto livello, c’è il dato sulle vendite, con sette macchine aggiudicate per cifre superiori ai 10 milioni di dollari, che da sole hanno rappresentato il 32% sul totale della cifra incassata.
Quindi, le supercar continuano a impennare i valori, come dimostra anche il prezzo medio di vendita per automobile delle quattro principali case d’asta, che si è attestato a 479.642 dollari, contro i 456.067.
Quindi, le compravendite scendono, ma le auto da milioni continuano a salire.
In particolare, ma forse non è una sorpresa, le auto costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’70 hanno surclassato le altre (anteguerra e youngtimer), vendendo più esemplari e con prezzi spesso più alti rispetto alle valutazioni preliminari.
Ma si tratta di una sfaccettatura di una situazione generalmente negativa: a parte i pezzi più pregiati, come la Jaguar D-Type o la Ferrari 250 GT California LWB Competizione, tra le auto con prezzo superiore ai 100.000 dollari, solo il 57% ha trovato un nuovo proprietario, contro il 72% dell’anno precedente.
Un calo del 15% che si è registrato in maniera più lieve anche nelle auto d’epoca economiche. Tra quelle con valore inferiore ai 50.000 dollari, c’è stata un flessione di tre punti percentuali.
Secondo quanto ha riportato Bloomberg, sembra che i compratori siano più allineati con i prezzi reali del mercato rispetto ai venditori, e che non siano disposti a pagare adesso per eventuali profitti futuri.