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Quando Bertone costruì la Ferrari Speciale

Siamo nel 1962, e Nuccio Bertone ha un’illuminazione. Vuole creare una macchina per il suo personale, qualcosa che sia davvero dirompente. Da qui nasce l’idea di fare un esemplare unico al mondo, di fatto una Ferrari Bertone.
Così compra uno chassis di una 250 GT SWB (numero 3269 GT) e delega il lavoro a Giorgetto Giugiaro, un giovane designer di 23 anni che era entrato nell’azienda nel 1959.

Ferrari 250 SWB Speciale.

Questa macchina (modello unico come la Testarossa Spider di Gianni Agnelli) si ispira a modelli da corsa come la 156 F1, la 330 TRI LM e la 246 SP. Ma ha una particolarità: il naso a squalo, un dettaglio che poi non si è più visto nelle Ferrari.
Il design di questa macchina, che si chiama 250 SWB Speciale, è perfetto. E unito alla vernice Blu notte metalizzato rende questa macchina una vera e propria opera d’arte.

Il frontale con il naso a squalo.

Presentata nel 1962, questa macchina non è mai stata “riconosciuta” ufficialmente da Enzo Ferrari, che però in risposta a un regalo di natale inviato da Nuccio Bertone (la collezione di auto dell’azienda è stata comprata dall’Asi) scrisse: «Caro Bertone, il tuo dono e le tue parole rappresentano i segni inconfondibili di un uomo animato dalla stessa passione che mi ha portato dove sono oggi. Il tuo – se me lo permetti – amico, Enzo Ferrari».

Gli interni.

Questa “Ferrari Bertone” è stata venduta da Nuccio il 9 marzo del 1963, e ha cambiato diversi proprietari, fino ad arrivare negli Stati Uniti nel 1966. Qui inizia il periodo più interessante per questa macchina, che nel 1967 è stata comprata da Bill Karp, un batterista di Hollywood, che l’ha tenuta per 13 anni e l’ha usata come auto per tutti gli spostamenti e anche per trasportare la sua batteria. In questo periodo ha percorso ben 100.000 chilometri con questa auto sportiva.

Le linee filanti.

L’auto è stata poi ceduta a Lorenzo Zambrano, uomo d’affari messicano, che l’ha tenuta con se fino alla sua morte, avvenuta nel 2014. Ora l’auto è stata messa in vendita da Talacrest, e per qualche ricco appassionato che vorrà investire milioni di euro, ci sarà la possiblità di portarsi a casa un pezzo unico.

Redazione:

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