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Raduno Abarth 2017, un giorno tra gli Scorpioni

Autobianchi A112 Abarth.

Il museo Abarth di Bruno Dorigo.

“Imperdibile”. È il primo aggettivo che viene in mente quando si parla del raduno da Bruno Dorigo!
Una quantità impressionante di auto (130 tra storiche e moderne), un pilota campione del mondo rally, Ingegneri ultranovantenni da Torino e tantissima gente venuta anche dall’estero a premiare la passione dell’uomo che “sussurra alle Abarth”.

Interessanti le novità di questa edizione: la formula che prevedeva anche un giro al pomeriggio (sulla mitica Pala Barzana) ed una nuova area del museo Abarth con altri pezzi di grande valore.
Grande lo sforzo organizzativo dell’Abarth Club del Friuli Venezia Giulia, che è riuscito a gestire le centinaia di persone accorse all’appuntamento maniaghese.

La nuova area del museo.

La frase ad effetto di Miki Biasion «l’Abarth non è a Torino, ma è qui a Maniago!» ha fatto esplodere un boato d’approvazione dei presenti e fa capire l’importanza del lavoro svolto da Dorigo nei decenni per raccogliere un patrimonio che altrimenti si sarebbe potuto disperdere.
Tutti hanno cercato Bruno per fargli i complimenti o per portargli un omaggio (una coppia dalla Croazia gli ha donato del vino croato) e lui si è ricordato di tutti, delle loro auto ed è stato un vulcano di battute ed aneddoti.
Ovviamente tutti si sono ridati appuntamento al Ranch per il prossimo raduno, anche se bisognerà aspettarlo per 12 mesi!

Paolo Brusadin

Redazione:

View Comments

  • Questi personaggi sono corroboranti e preziosi per l'ambiente delle storiche , ce ne fossero tanti di Bruno Dorigo ...

  • Queste persone sono rare al giorno d'oggi, in loro si vede la grande passione che non è venuta meno per tutta la vita grande Bruno Dorigo

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