Dopo un restauro completo, realizzato dal Polo Storico, l’unico esemplare al mondo di Lamborghini Miura SVR, è stato riportato alla luce del sole e presentato al mondo.
La Miura è ancora oggi uno dei pezzi più rari e desiderati nel mondo delle auto d’epoca. Dalle officine della casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese, creata da Ferruccio Lamborghini ne sono usciti solo 763 esemplari in una fascia di tempo compresa tra il 1966 e il 1972.
Si tratta dell’unica SVR esistente al mondo. Di fatto, si tratta di una evoluzione della Jota, che a sua volta era un modello speciale, sviluppato dal test driver Bob Wallace. Al tempo, la domanda di alcuni clienti facoltosi si indiriccò su alcuni SVJ e una sola SVR.
Questa macchina ha numero di telaio #3781 e motore 2511. Ha iniziato la sua vita come una Miura S colorata in verde con interni neri. Inizialmente era stata consegnata a un cliente di Torino il 20 novembre del 1968.
Nel suo periodo in Italia ha cambiato proprietario otto volte, poi è stata venduta in Germania a Heinz Straver, che l’ha convertita in uan SVR: un’operazione che ha richiesto 18 mesi di lavoro.
Nel 1976 la Miura è stata venduta nuovamente, e questa volta ha preso la strada del Giappone, con proprietario Hiromitsu Ito. E qui si trova ancora oggi.
Il restauro da parte del Polo Storico Lamborghini è stato piuttosto complesso. Come ha raccontato il direttore Paolo Gabrielli, «per restaurarla completamente ci sono voluti 19 mesi e un approccio completamente differente rispetto a quello con cui lavoriamo di solito. I manuali di produzioni originali non sono stati di grande aiuto».
«La sfida – ha proseguito Gabrielli – è stata ancora più impegnativa perché la macchina è arrivata qui in pezzi».