Bollo ridotto del 50% per le ultraventennali

23 dicembre, 2018 | Daniele Boltin

Bollo auto storiche

Bollo auto storiche

Nella legge di bilancio del 2019 ci sono buone notizie per gli appassionati di auto d’epoca, e in particolare per i proprietari di youngtimer.
Infatti, nella nuova manovra è stata inserita un’agevolazione sul bollo per i veicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni.



Negli ultimi anni si è creata una giungla, con le auto ultraventennali che si sono ritrovate a pagare il bollo, e con regole diverse da regione a regione.
Adesso la nuova norma mette in chiaro alcuni principi fondamentali: ci sarà una riduzione del 50% sul bollo per le auto ultraventennali, purché siano di interesse storico e collezionistico.

Cosa significa questo? Facile. La vostra auto, per accedere all’agevolazione deve avere un certificato di rilevanza storica emesso da uno degli enti accreditati che sono i registie di: Automoclub Storico Italiano (ASI), Registro italiano Alfa Romeo, Registro italiano Fiat, Registro Storico FMI.

Ecco il testo che modifica la legge 342/2000. “Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni se in possesso di certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto ministeriale 17 novembre 2009, rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione, saranno assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50%”.

Per avere la riduzione, quindi, bisognerà di fatto iscriversi a un club o a un registro, e poi avviare le pratiche per ottenere il certificato.
Inoltre, la nuova norma sottolinea che l’agevolazione viene data a condizione che la storicità del veicolo sia annotata sulla carta di circolazione, che quindi andrà aggiornata.


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4 commenti

  1. michele rossi ha detto:

    la solita presa per il culo del tutto italiana, chiedere a un privato la certificazione per una legge di stato, negli altri stati non è così, come sempre siamo il fanalino di coda e la presa per il culo da parte di tutto gli stati del mondo o quasi. mai e poi mai lo farò una trafila del genere per risparmiare poi quanto? solo il costo di tutta la trafila per avere i certificati e l annotazione sulla carta di circolaziaone… dai è solo una buffonata e l ennesima presa per il culo agli italiani che da sempre sò pecoroni basta guarare in questi giorni in francia cosa acade per capire che hanno più palle di noi!!! per fortuna le mie auto sono tutte ultratrentennali.

  2. nicola ha detto:

    A che serve fare la trascrizione sulla carta di circolazione…per fare cassa

  3. Medardo ha detto:

    Non ne vale la pena in certi casi spenderesti di più

  4. Tiziano ha detto:

    Che pagliacciata
    Li risparmi sul bollo e li dai a asi fmi e motorizzazione…..
    Ma se è una tassa di proprietà e dopo venti anni un auto o moto vale un sacco di patate dovrebbe essere esentato automaticamente

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