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La mafia e la Lamborghini Miura

Parlare di auto d’epoca e criminalità organizzata è qualcosa di abbastanza strano. Questa volta però la notizia è piuttosto curiosa, e riguarda una Lamborghini Miura, il cui destino è stato segnato dalla mafia.
Partiamo dal principio: la storia riguarda un esemplare costruito dall’azienda di Sant’Agata bolognese nel 1969, modello P400S, e che ha come numero di telaio 3850.

Le prime fasi.

Questa macchina è stata venduta dipinta di verde e con gli interni color mostarda. Nella documentazione dell’auto c’è sicuramente il fatto che è stata riportata alla Lamborghini almeno una volta per aggiornamenti e riparazioni.
E a quanto pare è stata anche ridipinta quasi subito, perché nel 1970 è stata riconsegnata al proprietario con la nuova tinta della carrozzeria gialla e un nuovo motore V12 sotto il cofano.
In un secondo momento, invece, sono stati montati alcuni particolari della versione SV, come si può vedere anche dalle targhette nelle foto.

Il restauro a buon punto.

Questa Lamborghini Miura è stata poi venduta all’attuale proprietario nel 1973, un americano che era in viaggio in Italia. Così ha poi preso la via degli Stati Uniti, ed è stata inviata a Chicago.
Dopo averla guidata per un po’ di tempo, però, il proprietario è incappato in un brutto affare. A quanto pare, infatti, aveva scelto male l’officina per la manutenzione della sua auto d’epoca, che era coinvolta in loschi giri con la mafia locale.

Com’era l’auto prima dell’inizio dei lavori.

Pare che per un giro di debiti, la criminalità locale avesse requisito vari mezzi a questa officina, tra cui anche la Miura. Così il proprietario ha dovuto pagare il “pizzo” alla mafia per ritornare in possesso della sua automobile.

La macchina in stato di abbandono.

Da qui è iniziato un giro in molte altre officine specializzate, che hanno però fatto infangare l’auto, che non è più tornata a casa, ed è finita in stato di abbandono per diversi anni.
Dopo una lunga azione legale, però, la situazione si è risolta, e la macchina è tornata nelle mani del legittimo proprietario, che ha iniziato un’opera di restauro per riportare questa Lamborghini Miura allo splendore originale (ricordate quella di Rod Stewart?).

Il motore V12 rimesso a nuovo.

 

Daniele Boltin:

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