L’uomo che salva le auto d’epoca in Siria

27 gennaio, 2016 | Daniele Boltin

Abu Omar.

Abu Omar.

Abu Omar è un cittadino siriano, ha 69 anni e vive ad Aleppo. La guerra nel suo Paese non ha fatto passare la sua passione. E infatti la sua storia ha iniziato a fare il giro del mondo, perché nonostante le violenze abita ancora nella sua casa e si prende cura di quella che potrebbe essere una delle ultime collezioni di auto d’epoca in Siria.
Ci appassioniamo nel vedere l’amore per le auto ogni giorno, parlando con dei collezionisti italiani. E fino a oggi abbiamo parlato di mezzi storici associati alla guerra solo con i mezzi militari del secondo conflitto mondiale, come la Jeep Willys.
Ma vedere questa storia dà molto da pensare, perché cercare di conservare 24 auto storiche sotto le bombe e i colpi di mortaio è una vera impresa.
Infatti, quasi tutte le macchine di Abu Omar sono danneggiate. E per lui, ogni proiettile è una ferita. «Quando una delle mie automobili viene colpita, è come se colpissero me o uno dei miei figli», ha raccontato in un’intervista.

«Scendo spesso in strada a controllare, e per fortuna sono ancora in grado di ripararle». Innamorato delle cose vecchie, questo siriano fa quello che può per conservarle. Ora abita da solo in Siria, perché la sua famiglia è fuggita.
Secondo quanto emerso, ha ricevuto diverse offerte per le sue macchine, ma ha deciso di tenerle. L’obiettivo è uno solo: conservarle fino alla fine della guerra civile per poterle poi passare ai suoi figli.

Qui un video in italiano dell’agenzia di stampa Askanews.





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